Il talento più grande di un insegnante
è quello di essere felice
Thich Nhat Hanh
Ti è mai capitato di agire in classe con modalità che in realtà non avresti voluto mettere in atto? Oppure sentire che il tuo modo di insegnare e stare con i bambini non ti piace fino in fondo, ma non sai bene cosa fare e come? O avere delle idee e voglia di rivoluzionare tutto ma non hai il coraggio per paura di fallire o del giudizio dei colleghi e dei genitori? E questo forse a volte ti fa sentire stanca, stressata e infelice.
Se ti capita di sperimentare sensazioni di questo genere, significa che vuoi manifestare qualcosa di più rispetto a ciò che stai portando avanti e alla media degli insegnanti che ti circondano.
Significa che non ti accontenti più di procedere in modo meccanico e abitudinario semplicemente perché “si è sempre fatto così”. E inizi a essere stufa dei soliti modi di dire, le solite scuse: “Ma dove vuoi andare, tanto quello che fai è una goccia nell’oceano” oppure “Tanto non gliene frega niente a nessuno di quello che fai”, “Gli insegnanti non sono più considerati” ecc.
Ora vuoi qualcosa di più: vuoi portare nel mondo la migliore insegnante che puoi essere.
Di solito si pensa che il problema e ciò che ci limita sia
- come è strutturata la scuola
- i programmi scolastici imposti
- i bambini di oggi troppo problematici rispetto anni fa
- non c’è spazio/tempo a scuola per fare cose diverse
- ti costringono a lavorare in un certo modo e non puoi fare diversamente
- troppa burocrazia
Sì tutto questo c’è. È innegabile.
Allo stesso tempo il vero problema è non-avere uno scopo, una direzione, una meta che ci entusiasma. Non-avere lì di fronte a noi l’insegnante che DAVVERO vogliamo essere, che è ciò che ci renderebbe un INSEGNANTE FELICE.
Se con una bacchetta magica potessi vederti pienamente realizzata come insegnante, come saresti?
Quali qualità manifesteresti? Attraverso quali comportamenti?
Questo è un punto molto importante, perché avere uno scopo ci permetterà di avere una guida che dirigerà le nostre azioni di oggi.
Ci eviterà di essere alla mercé dell’ambiente, delle idee e dei comportamenti che vediamo attorno a noi, e ci porterà a realizzare il nostro potenziale – unico – mettendolo a disposizione di tutti.
Non significa che non ci saranno intoppi, ma sicuramente, al posto di lamentarti, demotivarti e affaticarti, la stessa energia la userai per mettere in campo azioni che andranno, passo passo, a creare fino in fondo, al massimo delle tue possibilità l’insegnante che davvero vuoi essere.
Maria Montessori, Don Milani, Mario Lodi, Alberto Manzi, Roger Cousinet, Alexander Neill e molti altri non hanno avuto la strada spianata. La differenza è che avevano chiaro cosa volevano e hanno messo in campo senza sosta le azioni necessarie a realizzarlo.
IMPARERAI
- Come scoprire, attivare e allenare l’insegnante che davvero desideri essere
per diventare un INSEGNANTE FELICE - di quali qualità è costituito l’insegnante che vuoi essere
- cosa davvero vuoi lasciare ai tuoi allievi (e quindi al mondo) come insegnamenti,
esempio, valori - come attivare a volontà le qualità dell’insegnante che vuoi essere
- il valore aggiunto che come insegnante porterai concretamente in classe, a scuola, nel mondo
- perché scoprire e attivare l’insegnante che desideri essere ti renderà più felice
- in che modo essere un insegnante felice aiuterà i bambini ad apprendere più efficacemente, accenderà la loro salute psicofisica e contribuirà a migliorare l’ambito educativo e il mondo