Descrizione
Ti è mai capitato di organizzare una vacanza con degli amici prendendo accordi su dove andare, come gestire, sul posto, i tempi e gli spostamenti, e poi trovarvi in totale disaccordo?
Oppure creare un gruppo di lavoro con persone che sembrano essere sulla tua stessa linea di pensiero e poi accorgerti di fare molta fatica perché in realtà si sta remando in direzioni diverse? E all’inizio sembrava tutto chiaro.
E a volte bastiamo noi stessi per trovarci ad avere pensieri in disaccordo fra loro: abbiamo deciso una cosa, ma al nostro interno c’è qualcosa che tira in direzioni differenti. Tutto questo, quando accade, toglie energie e crea fatica.
E come possiamo pretendere che in una classe con 25/30 bambini non ci siano forze che si dirigono in direzioni differenti?
Questo di solito accade
- perché non c’è uno scopo comune condiviso,
- non è stata fatta una scelta insieme
- non siamo consapevoli delle forze necessarie per portare avanti assieme la scelta
- non siamo consapevoli dei trabocchetti che possono farci perdere la rotta
- non sappiamo come fare per riprendere la rotta, una volta persa
Immagina di poter creare in classe una condizione dove tutti remano nella stessa direzione portando ognuno il proprio contributo e, quando si creano situazioni che remano contro, farle diventare un’occasione per imparare a remare con più forza nella direzione decisa o riformulata. Questo è l’intento del Workshop.
Per fare questo è necessario creare con la classe uno scopo comune, ovvero una missione, una sfida, una ricerca decisa assieme, altamente motivante per noi e per i bambini, che aggiunge valore attraverso la creazione di prodotti, materiali, contenuti, idee che possano essere condivisibili con la scuola, l’ambito educativo e il mondo e in qualche misura essere di aiuto.
Possiamo applicare lo scopo comune a:
- una materia
- una parte del programma
- un solo argomento
- tutto l’anno
- un accadimento specifico
Forse dirai: “Sì, ma c’è un programma da seguire, non è che possiamo dedicare tempo a cercare un’idea comune per fare quello che vogliono i bambini!”
Non si tratta di fare ciò che i bambini vogliono, ma di fare in modo che possano trovare la loro specifica motivazione nel fare cosa c’è da fare, nel fare ciò che insieme si decide.
Non si tratta di cambiare programma, ma di svolgerlo in modo unico, di avere tutti un’alta motivazione rispetto ciò che si sta facendo in modo che tutti siano d’accordo e responsabili sul procedere.
C’è bisogno di creare una condizione favorevole all’ascolto, al rispetto, all’attenzione, alla calma, dove i bambini non sono costretti, ma attivi, dove hanno uno scopo, un ruolo che li motivi, offrendo il loro specifico contributo.
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